Andreas Roth

“Veduta del lago di Garda verso la Ponale e punta Lido da Riva del Garda”

Andreas Roth 1871 - 1949

“Veduta del lago di Garda verso la Ponale e punta Lido da Riva del Garda”

Andreas Roth nasce il 01 gennaio 1871 a Kleinochsenfurt, una piccola cittadina della Baviera in Germania, figlio di un mezzadro.

Nel novembre del 1897 a ventisei anni giunge a Monaco di Baviera per studiare l’arte pittorica, come risulta nell’archivio delle iscrizione alla matricola n°1789 dell’Accademia d’Arte di Monaco. Nel registro viene anche segnata, come di prassi in Germania, la professione religiosa dell’iscritto Andreas Roth che era cattolica. Il suo primo maestro fu Nikolaos Gysis (1842-1901). Nel 1898 nasce suo figlio Albin dalla relazione con Amalia Leipold, figlia di un insegnate del Roth. Purtroppo i genitori di Amalia non acconsentirono al matrimonio con un pittore alle prime armi e il figlio prenderà il nome della madre la quale in seguito mori giovane. Verso i primi del novecento Andreas Roth sposa Mathilde Speckbacher (1883-1958) e con lei intraprende sicuramente un viaggio sul lago di Garda a Riva del garda dove nel 1912 nasce il filgio Hermann (1912-1931).

Andreas Roth dipinge fino al 1930 in tutto il Tirolo, Sudtirolo, Trentino (dipinge nel 1905 le dolomiti del Brenta), Svizzera e sulla sponda nord del lago di Garda, dove concentra la sua attenzione probabilmente attratto, come molti altri artisti germanofoni del tempo sulle orme di J.W. Goethe, dai primi colori mediterranei per chi scendeva dalle alpi.

Si conoscono molte opere datate 1908, 1909 e fino al 1914 di Torbole, Riva del Garda, Arco, Nago e le altre località del Garda Trentino dove forse apre bottega o forse semplice ospite nell’ampia comunità germanofona dell’Alto Garda che fino al 1918 fa parte dell’impero Austroungarico. Produce anche una serie notevole di cartoline con i soggetti che aveva dipinto sul Garda, in Tirolo ed oltre.

Andreas Roth si dimostra fin dagli esordi un artista estremamente vivace ed avventuroso, viaggerà nel cuore d’Europa per oltre vent’anni prediligendo sempre paesaggi montani e lacustri. Viene segnalato a Salisburgo,Bolzano ad Arosa e spesso in Svizzera. Il pittore conoscerà suo figlio Albin ormai adulto solo nei tardi anni venti.

Artista ricordato ancora oggi da qualche californiano per la sua socievolezza e raffinatezza Andreas Roth tesse una rete di amicizie e contatti in mezza Europa. Sembra un artista destinato a vagabondare per le Alpi europee quando dentro di lui si fà strada sempre di più il desiderio di una ulteriore sfida: forse ha intuito che nel vecchio continente ci sono così tanti talenti artistici da lasciargli poco spazio o forse semplicemente coglie l’occasione presentatagli da qualche amico che gli prospettò il nuovo mondo a portata di mano.

Sembra che Andreas Roth avesse intrapreso a fine anni venti un viaggio negli Stati Uniti da lì si era sviluppata in lui la concreta certezza di poter ambire a nuovi orizzonti artistici e culturali, di poter quasi avere una seconda chance di successo.

Gli anni dopo la prima guerra mondiale sono anni difficili per tutti: la crisi economica che si abbattè anche in Europa, l’avvento del fascismo in Italia (con l’esproprio forzoso dei beni stranieri), i prodromi del nazionalsocialsimo in Germania ma soprattutto la morte per polmonite nel 1931 del giovane figlio diciannovenne spingono l’irrequito sessantenne Andreas Roth ad emigrare nel 1932 negli Stati Uniti dove raccoglie a piene mani i frutti del suo talento stabilendosi a Los Angeles, il luogo più lontano in tutti i sensi dagli orrori che porterà con se la seconda guerra mondiale e le sue vicende familiari. Si sarebbe spesso rammaricato nelle sue lettrere che la moglie non lo avesse seguito nella sua nuova vita in america, Andreas Roth era convinto che avrebbe potuto offrirle una vita migliore in California.

Andreas Roth ha energicamente perseguito le sue passioni artistiche, esplorando il meglio della California: Laguna Beach, Mission San Juan Capistrano, San Pedro-Harbor, Palm Springs, Yosemite, la Sierra orientale, Carmel e oltre. Alcune sue opere sono conservate dal Orange County Museum in California. Dipinge paesaggi desertici ma anche molti paesaggi di foreste e laghi. Intanto si tieni in contatto sempre con il figlio in Germania cui manda regolarmente denaro tutti i mesi.

Andreas Roth ha vissuto in California per sedici anni dal 1932 allla sua scomparsa il cinque dicembre del 1949. Curiosamente negli Stati Uniti è ricordato a volte anche con un doppio nome “Edward Andreas” Roth forse semplicemente perchè soggiornò e dipinse quadri per l’Hotel King Edwards a Los Angeles zona San Pedro, come risulta da una dedica sul retro di un suo quadro recentemente in asta.

Alla sua morte un baule con delle sue opere, un incartamento e fotografie fu spedito al figlio in Germania. Oggi il nipote MArtin ed pronipote Andreas Liepold stanno cercando di far luce sulla vita di Andreas Roth e sono alla ricerca di notizie sull’illustre bisnonno.

Andreas Roth possedeva uno stile pittorico molto personale, postimpressionista con delle sfumature naif . Fu ed è ancora oggi molto amato dai collezionisti di tutto l’Ovest americano e canadese. Eppure fino a poco tempo fa non c’era quasi nulla di pubblicato su Andreas Roth.

Fu anche un apprezzato ritrattista per facoltosi clienti californiani, era infatti un ottimo modo per entrare in confidenza con la nuova società americana quella di mettersi a disposizione per un ritratto. Dipinse spesso fiori e anche qualche curioso quadretto di interni familiari.

Verso il 1940, l’indomito settantenne Andreas roth, spostò il suo interesse con viaggi estivi in Canada nella regione Alberta, dipinse la bellezza e la maestosità delle Montagne Rocciose canadesi a Banff e nel Jasper National Parks. Sicuramente il suo successo maggiore lo ottenne proprio nel nuovo continente dove ebbe anche un discreto risultato economico.

La sua scelta di emigrare in America si rivelò sotto ogni aspetto ottima, e il tenore di vita gli permise sempre lunghi spostamenti e soggiorni in località esclusive.
Quotato su tutti i più famosi siti d’arte mondiale (Artprice, Artfact, Askart, ecc.) oltre che nelle enciclopedie degli artisti, oggi vari soggetti fra cui la famiglia e case d’aste americane stanno raccogliendo foto e notizie per ricostruire la storia di questo avventuroso pittore tedesco.

Con orgoglio ed amore conserviamo nella Pinacoteca dell’Hotel Benaco di Torbole due sui preziosi quadri: uno scorcio della Chiesa di S.Andrea del 1913 che rappresenta proprio il lago di Garda antistante all’Hotel subito dopo il porto vecchio ed una grande veduta del lago di Garda verso punta Lido davanti a Riva con la strada Ponale datato 1909

Testo e ricerca a cura di Claudio Nodari